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Il Dollaro australiano sbaraglia
il Franco svizzero
Il dollaro australiano ha scavalcato il franco svizzero come volumi scambiati. Le indicazioni arrivano da un chart della Banca dei Regolamenti Internazionali e si riferiscono sia alle transazioni legate al trading che a quelle commerciali e a scopo di investimento.
Il 3,8% degli scambi ha come valuta il Dollaro Australiano a fronte di un 3,6% invece che coinvolge il Franco Svizzero. La moneta più scambiata al mondo è ovviamente il Dollaro Americano 42,45% degli scambi. La crisi dei debiti sovrani ha invece indebolito l’Euro 19,55%, le aspettative erano di calamitare almeno ¼ degli scambi valutari. Yen e Sterlina continuano ad essere fra le major, rispettivamente 9,5% e 6,45%.
La posizione delle valute nella classifica generale non è avulsa dal trading. Spread e liquidità risentono delle attenzioni del mercato sui singoli cambi.
Tornando alla classifica sorprende poi vedere un Dollaro Canadese (5,3%) sopra quello Neo Zelandese (1,6%). Altra novità è la Corona Svedese, fra le prime 10 valute al mondo (2,2%). Indicazioni utili anche per i trader. Nono è il Dollaro di Hong Kong (2,4%).
Tre i fattori che possono aver pesato nel superamento della moneta australiana rispetto a quella elvetica. La prima è legata al blocco del franco svizzero contro euro. La banca centrale elvetica a partire dal maggio 2011 ha ancorato il franco all’euro sopra la soglia di 1,20 evitando cosi ulteriori apprezzamenti che avrebbero penalizzato eccessivamente la bilancia commerciale svizzera. Il risultato vero similmente è stato il crollo dei volumi sul cambio.
Il Dollaro Australiano è una delle due valute ad alto rendimento (l’altra è il Dollaro Neo Zelandese) ritenute più affidabili da parte degli operatori. La moneta oceanica si presta dunque come valuta di investimento per molte operazioni di carry trade. Al contrario invece la contrazione generalizzata dei tassi di interesse, in Usa, Gran Bretagna e nell’Area Euro ha indebolito la funzione del franco come moneta di finanziamento a basso costo. Al momento ci sono anche tutte le altre major che consentono di raccogliere denaro con tassi contenuti.
Nelle giornate di propensione al rischio il Dollaro Australiano calamita l’attenzione di tutti gli operatori con operazioni rialziste, tutto ciò fa lievitare le transazioni. La moneta oceanica è cosi incrociata con molte altre valute non solo con euro e dollaro come avviene per il franco.
Se la tendenza dovesse rimanere questa per molto tempo gli operatori dovrebbero riconsiderare il modo di considerare le major (fin qui le prime cinque valute più scambiate) allargando la lista o sostituendo il franco svizzero con il dollaro australiano. Alcuni indici internazionali hanno già anticipato il nuovo corso valutario.
La posizione delle valute nella classifica generale non è avulsa dal trading. Spread e liquidità risentono delle attenzioni del mercato sui singoli cambi.
Tornando alla classifica sorprende poi vedere un Dollaro Canadese (5,3%) sopra quello Neo Zelandese (1,6%). Altra novità è la Corona Svedese, fra le prime 10 valute al mondo (2,2%). Indicazioni utili anche per i trader. Nono è il Dollaro di Hong Kong (2,4%).
Tre i fattori che possono aver pesato nel superamento della moneta australiana rispetto a quella elvetica. La prima è legata al blocco del franco svizzero contro euro. La banca centrale elvetica a partire dal maggio 2011 ha ancorato il franco all’euro sopra la soglia di 1,20 evitando cosi ulteriori apprezzamenti che avrebbero penalizzato eccessivamente la bilancia commerciale svizzera. Il risultato vero similmente è stato il crollo dei volumi sul cambio.
Il Dollaro Australiano è una delle due valute ad alto rendimento (l’altra è il Dollaro Neo Zelandese) ritenute più affidabili da parte degli operatori. La moneta oceanica si presta dunque come valuta di investimento per molte operazioni di carry trade. Al contrario invece la contrazione generalizzata dei tassi di interesse, in Usa, Gran Bretagna e nell’Area Euro ha indebolito la funzione del franco come moneta di finanziamento a basso costo. Al momento ci sono anche tutte le altre major che consentono di raccogliere denaro con tassi contenuti.
Nelle giornate di propensione al rischio il Dollaro Australiano calamita l’attenzione di tutti gli operatori con operazioni rialziste, tutto ciò fa lievitare le transazioni. La moneta oceanica è cosi incrociata con molte altre valute non solo con euro e dollaro come avviene per il franco.
Se la tendenza dovesse rimanere questa per molto tempo gli operatori dovrebbero riconsiderare il modo di considerare le major (fin qui le prime cinque valute più scambiate) allargando la lista o sostituendo il franco svizzero con il dollaro australiano. Alcuni indici internazionali hanno già anticipato il nuovo corso valutario.
Fonte: Milano Finanza
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
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